Ma la cosa che ci colpisce di più è che i protagonisti e i fautori di tutto ciò sono proprio i fratelli accolti, ed infatti l’azione della Missione non è orientata verso l’assistenzialismo bensì verso il recupero della dignità di quanti si sono trovati ai margini della società e che spesso vengono considerati irrecuperabili. Grazie all’opera di volontariato prestata da artigiani e liberi professionisti, si cerca di dare una speranza ai fratelli accolti dandogli la possibilità di imparare ad esercitare un mestiere, un'arte o di impegnarsi con piccoli lavori artigianali. Nella Missione di via Archirafi abbiamo la falegnameria, l’officina del fabbro e del saldatore, l’officina meccanica, il laboratorio per la lavorazione artigianale del cuoio, il laboratorio di ceramica e di scultura, l’angolo per il riciclaggio della carta e del cartone; nella Missione di via Decollati sono già presenti una sartoria e lavanderia professionale, un forno dove si sfornano i biscotti e il pane per le tre comunità (circa 250 Kg di pane al giorno!); sono in fase di costruzione una saletta multimediale per i corsi di alfabetizzazione, altri laboratori per i lavori artigianali in legno e ceramica e delle officine per la formazione di lavori pratici ed utili,quali l’idraulico, il fabbro-saldatore, l’elettricista.
Grazie a questi impegni, molti fratelli accolti sono diventati una nuova risorsa sociale e morale, hanno riscoperto la gioia di vivere e recuperato la dignità per fare di nuovo parte di questa società che li aveva emarginati e lascitati indietro.
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